Il Lavoro
E' una giungla popolata da belve feroci, un mare pieno di squali... un dungeon ricco di brutte sorprese: è il mondo del lavoro!
Nessuno ci insegna come dobbiamo muoverci tra gli intricati rovi di questa giungla e nessuno ci mostra come evitare quel mare pieno di squali ma prima o poi tutti impariamo a muoverci nell'intricato e labirintico "luogo del lavoro". E quante cose vediamo, quante situazioni di cui siamo semplici spettatori o, purtroppo per noi, povere vittime. In alcuni casi ci sembra di essere partecipi di una partita in cui non contano le regole che abbiamo imparato nelle scuole o che ci ha (falsamente) inculcato la società in cui viviamo, conta solo quanto sappiamo essere compiacenti con chi comanda o la misura con cui sappiamo essere accondiscendenti col capo e se non impari a dire si anche quando le cose si fanno pesanti ed insopportabili, oppure non possiedi un carattere che ti permetta di dire si anche quando stanno commettendo degli errori o si fanno dei soprusi, non fai parte della squadra vincente e ne paghi le conseguenze.
E oggi giorno lo scenario va via via peggiorando. Posti di lavoro sempre in netto calo, tanto che averne uno sembra quasi una fortuna (forse la gente dimentica che il lavoro è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi - L'Italia è una repubblica democratica FONDATA sul lavoro Art. 1 - e che, comunque, in molti casi si vince un posto di lavoro attraverso una complessa procedura concorsuale e, prima ancora di accedere al concorso, talvolta bisogna possedere lauree e quindi aver studiato dai tre ai sei anni almeno). Ci troviamo in una situazione storica in cui (parlo specificatamente dell'Italia) è sempre più difficile ottenere un posto di lavoro e sempre più facile perderlo (vedi recente "licenziamento collettivo").
Ma questa è una ragione sufficiente a veder calpestati tutti i nostri diritti? A mantenere il silenzio quando il datore di lavoro viola le regole?
E' una domanda la cui risposta è difficile ed i ragionamenti per darla sono molto complessi e dipendono, spesso, dalla situazione di ogni singolo lavoratore, oltre che dal carattere di ognuno di noi.
Questa volta ho deciso di condividere con voi una storia il cui protagonista principale non è GS, bensì un alieno giunto dallo spazio. Spero che attraverso i suoi occhi, gli occhi di un uomo che non è nato sulla Terra e non condivide i metodi usati sulla Terra, riusciate a comprendere a cosa stiamo andando incontro.
Come sempre spero vi piaccia la storia e ricordatevi che è una storia di due capitoli e che il secondo verrà condiviso domani (8/02/2015). Grazie!