Una dedica
Avete mai dedicato qualcosa a qualcuno a cui volete bene?
Ognuno di noi può intitolare qualcosa ad una persona: gli innamorati offrono spesso lettere d'amore alle controparti, scrittori consacrano intere opere a belle donzelle e i poeti, da secoli, intitolano le poesi a leggiadre fanciulle. Anche i pittori dedicano le proprie opere a qualcuno o a qualcosa. Ma stiamo parlando di artisti che con le loro dediche vogliono non solo indirizzare le proprie opere a qualcuno ma, anche, lasciare un segno nella tempo, una testimonianza del loro passaggio attraverso la storia e, magari, del loro amore per qualcuno o per qualcosa.
Se doveste dedicare qualcosa a qualcuno, scegliereste sicuramente di farlo nel mondo che più vi rende sicuri. Un bravo giocatore di calcio, ad esempio, deciderebbe di dedicare un gol alla famiglia, un disegnatore sceglierebbe di sicuro le matite per creare qualcosa da dedicare agli altri. Il mio modo per dedicare qualcosa alla gente è scrivere, ma non perché io sia particolarmente bravo a farlo quanto, piuttosto, perché è l'unico modo che mi aiuta a esprimere ciò che provo e quello che voglio dire ed è un qualcosa che mi fa stare bene, che mi rilassa e mi fa anche divertire. In passato ho dedicato alcune storie a delle persone per le quali provavo stima e, a dire il vero, quasi tutte le storie di GS sono in realtà una dedica a qualcuno. sì, le storie di GS non sono solo il modo in cui mi piace rappresentare alcuni eventi che mi vedono protagonista o che mi colpiscono particolarmente; le storie di GS sono, molte volte, anche una dedica a qualcuno. Per non andare tanto lontano, ad esempio, "Il mistero della Scuola Rejia" è dedicato a tre miei amici, che io rappresento usando Sfregius, Claude Falgar e Jade. Sono sempre stato io a decidere a chi dedicare le mie storie ma questo mese qualcuno mi ha chiesto esplicitamente di dedicarle una delle mie storie.
Me lo ha chiesto espressamente lei, lo giuro! Si tratta di una dottoressa che, ventua a conoscenza della mia passione per la lettura e la scrittura mi ha chiesto di dedicarle una delle mie storie. Questa richiesta mi ha divertito, dandomi l'input per mettere nero su bianco un'idea che mi frullava da mesi in testa ma che non riusciva a trovare la giusta collocazione. Adesso quell'idea sta prendendo forma, come l'immagne di un puzzle che vien fuori lentamente, quando qualcuno ne dispone ordinatamente tutte le tessere.
Si tratterà di una storia breve, che comporrà - molto probabilmente - l'ultima parte del Primo Volume del 2015, il settimo del sottociclo Rinnegante ed ho deciso di condividere con voi la prima parte della storia. Spero vi piaccia, la troverete come sempre nella sezione Libreria.