... E qualcuno li aiuterà

07.04.2015 12:29

Claudio, diventato Pantera nera, si batteva coraggiosamente contro i due Generali supremi, mentre l’altro – il Fantasma nero – cercava Giumpe, ignaro di ciò che stava accadendo.

Pantera nera, sarai ucciso!”.

Non hai speranza di vincere contro come noi”. Claudio sapeva bene che quelle non erano solo parole intimidatorie ma che c’era in esse un fondo di verità. Quando avevano combattuto nel regno di Cloris, pochi giorni prima, avevano rischiato di soccombere e i nemici non erano in sovrannumero… adesso lui era solo contro due generali… ce l’avrebbe fatta?

Fissò Phanter che combatteva una lotta terribile contro l’orsa guerriera, regina di tutte le bestie comandate dalla sua padrona. se voleva riuscire a combattere doveva unirsi alla pantera meccanica… il suo occhio vigile intercettò l’avanzata del Drago e ne schivò i colpi micidiali.

Questi, caro amico, sono gli artigli del Drago!” – esclamò Serluj, mostrandogli gli artigli d’acciaio che gli coprivano i guanti metallici. Fischiando, Serluj richiamò a sé i temibili artigli d’acciaio, guerrieri drago scelti. In tutto erano sei ed erano armati degli stessi artigli d’acciaio che portava lui. Il volto dei sei Draghi era coperto da una maschera di ferro e i loro artigli erano molto più grossi ed affilati di quelli del loro capo.

Questi sono i Draghi al mio servizio! Sono tornato così ad essere il signore dei Nove Draghi!”. Serluj e la sua temibile alleata si fermarono e fissarono la scena, divertiti. I due temibile servi di Cloris credevano già che Claudio fosse sconfitto ma questi stava già preparando la fuga…

Nel suo polsino destro infatti c’era una piccola sfera rossa, che l’astuto guerriero lanciò nel mezzo, creando così una cortina fumogena e scappando. Quando il fumo si diradò, i Draghi non sapevano più dove fosse finito il loro avversario.

Ma dov’è finito quel maledetto Pantera nera?” – Anche Serluj era rimasto colpito dalla tecnica del suo astuto nemico.

Anche la sua misteriosa alleata d’acciaio è scomparsa!” – L’orsa guerriera infatti era sola, la pantera meccanica di Claudio era sparita! I generali ed i Draghi dagli artigli d’acciaio cominciarono ad ispezionare la pineta alla ricerca del nemico, inconsapevoli che Pantera nera li scrutava da un luogo sicuro, in groppa alla sua fidata amica. “Che branco di stupidi! Userò la loro stessa strategia, li dividerò e li distruggerò uno dopo l’altro, ricorrendo all’arte del Coguaro!”.

Non appena uno dei servi di Serluj si allontanò dagli altri, Claudio piombò dal cielo e lo colpì alle spalle, sfregiandolo a morte con il suo artiglio della Pantera, posizionato sul bracciale destro della sua scintillante corazza. Il Drago cadde al solo come un fagotto privo di vita ma gli altri avevano assistito alla scena e scattarono in quella direzione.

Venite a prendermi!” – Pantera nera scappò con l’aiuto della sua fidata amica, nascondendosi nuovamente nella pineta, ma questa volta le sue tracce vennero intercettate dalla bestia guerriera di Han. “Orsa da guerra, signora suprema delle bestie della terra, sferra il tuo attacco energetico!” – Ubbidendo agli ordini della sua signora e padrona, l’orsa guerriera azionò le sue sfere energetiche, posizionate sulla schiena, dono di Cloris. Le due sfere di colore nero sfrecciarono a velocità supersonica verso Pantera nera e il suo fido alleato.

Phanter, vola!” – Pantera nera sorvolò il cuore della pineta, sfrecciando a gran velocità sul dorso della sua creatura meccanica, dono che la Luce gli fece tanto tempo prima.

Le sfere ci inseguono!” – Con sua grande sorpresa, Pantera nera vide che le due bolle di energia avevano spiccato il volo e continuavano l’inseguimento – “Panther, aziona i mega propulsori e vola verso il cielo!”.

Han seguiva divertita la fuga di Pantera nera. “Non riuscirà a sfuggire alle sfere di energia, dono di Cloris. Il loro potere li distruggerà entrambi in un colpo solo!”.

Il volo dell’abile guerriero durò per molti minuti ma le sfere non perdevano mai terreno. La velocità del robot pantera era altissima, sfiorava quella del suono o, addirittura, le era superiore eppure quelle due sfere riuscivano ad eguagliarla. Continuando la sua fuga disperata, Pantera nera si stava interrogando sul possessore di simili armi che nulla avevano a che fare con quelle possedute dai nemici delle passate battaglie…

Ci può possedere simili armi? Appartiene al mondo degli uomini o è soltanto un mostro che vi si è intrufolato? Quelle due sfere portano in sé il segno della magia o di qualche altra forza oscura. Che siano armi in via di sperimentazione di qualche potenza mondiale?” – Il saggio Pantera nera scartò subito la seconda ipotesi, perché non credeva affatto che gli uomini, nemmeno quelli più illustri, fossero in grado di aprire i portali o creare dei mondi al loro interno.

D’altronde però nemmeno i mostri sono in possesso di simili poteri! Ma allora chi diavolo stiamo combattendo?”.

Panther, richiama l’energia dai reattori e concentrati sulla barriera protettiva!” – Il robot Panther, infatti, era provvisto di un dispositivo di difesa che azionava una super barriera, la quale aveva come unico scopo la protezione del suo cavaliere. Pantera nera restò in sella al suo robot fino a quando le due sfere non li colpirono in pieno!

Da alcuni km di distanza Serluj fissò il lampo di luce scaturito dall'esplosione. Era accompagnato dai suoi artigli d’acciaio e dalla perfida Han, signora delle bestie da battaglia. “Sapevo che non ce l’avrebbe fatta” – I seguaci di Cloris affrettarono il passo con l’intenzione di raggiungere il nemico e dargli il colpo di grazia.

 

Sfregius aveva raggiunto la grotta in cui era custodito GS ma la sua spada vibrò in quel momento in maniera diversa. Lo spadaccino si guardò intorno con occhi vigili.

Ti ho visto, Generale Supremo!” – In quell’istante Hatom, il fantasma, si mostrò a lui.

Dunque sei riuscito ad indossare la Saetta blu… questo non cambierà la sorte cui è destinato quel maledetto GS!”.

Le cambierà invece!” – Sfregius assunse l’indistinguibile guardia degli spadaccini e dopo un attimo si lanciò all’attacco, ma purtroppo il Fantasma si volatilizzò per comparire alle spalle del suo nemico.

Ma come sei riuscito a farlo?”.

Caro il mio spadaccino io non sono un comune umano come te. Da quando ho bevuto il fluido dei mostri spaziali ed ho ceduto al peccato, investendomi della stessa bramosia di male e di dolore propria dei demoni, sono divenuto il Fantasma nero, creatura che ha poteri molto elevati!”.

Non mi spaventi affatto!” – Urlò Sfregius cercando di recuperare le forze per sferrare un altro attacco, sperando che fosse definitivo.

Dovresti averne invece…” – Quella voce sembrava molto persuasiva – “…Non ti rendi conto, mio giovane amico, di cosa io sia capace?”.

Invece di parlare, Sfregius si lanciò in un nuovo assalto, maneggiando la spada con innegabile maestria ma anche il Fantasma nero era abile con la lama. La sua katana, arma giapponese utilizzata anche dai ninja, era terribile ed emanava un fumo maleodorante.

Le tue impurità no possono minimamente ferirmi” – Disse Sfregius, dopo aver preso la distanza – “La Saetta blu mi protegge da ogni attacco delle forze del male!”.

Tu non sei diverso da me… la malvagità è insita in te e sono questi scatti d’ira e rabbia che la fanno trasparire”.

Io non sono né un demone né un mostro dello spazio! Ho sempre combattuto contro questo tipo di esseri e sto continuando a farlo adesso, lottando contro di te!”.

Non ti accorgi che è una lotta inutile?”.

Perché?”.

Ti facevo più intelligente”.

Muoviti e spigati meglio!”.

Potresti anche riuscire a sconfiggermi ma nel momento stesso in cui la tua spada avrà trapassato il mio petto, Cloris potrà contare sull’aiuto di un nuovo Generale supremo…”.

E chi sarebbe questo nuovo generale… avete forse altri alleati pronti ad intervenire?”.

Proprio non capisci vero? Per battermi dovresti sviluppare un odio superiore al mio e da quel momento Cloris potrebbe contare sul tuo aiuto. Lei può sfruttare queste persone per i suoi scopi malvagi”.

Stai solo cercando di prendere tempo per far morire il mio amico!” – Sfregius ripartì all’attacco, veloce come un puma, sferrando colpo su colpo, determinato e senza fermarsi. Lo spadaccino proseguì il suo attacco finché non riuscì ad oltrepassare le difese del terribile nemico e a ferirlo ad una spalla. Athom lasciò cadere la sua spada.

Questo scontro è tuo!” – Così dicendo scomparve, entrando nel mondo di Cloris.

Sfregius ansimò solo pochi secondi, poi una volta ripreso fiato entrò nella grotta e scoprì il povero amico. GS, disteso su un mucchio di cenci, delirava.

Hai la febbre alta amico” – Sfregius cominciò a temere che fosse giunto in ritardo ma la luce della sua spada cominciò a riverberare e lui la pose sugli occhi di GS. La lama della Saetta blu cominciò ad illuminarsi oltre modo, sconfiggendo l’oscurità della grotta, ricacciando via le tenebre e facendo evaporare il veleno che stava ammazzando il ragazzo. Poco dopo il cavaliere era stato guarito ed il suo respiro tornò regolare.

Sfregius tolse l’elmo della Saetta blu e carezzò la fronte del suo amico. “La temperatura è scesa” – Disse sottovoce – “La sua vita è fuori pericolo” – Sfregius fissò l’elmo della Saetta blu e si ricordò della promessa. “Non preoccuparti Saetta blu, manterrò la mia promessa” – Sfregius abbandonò la caverna ma al suo ingresso lo aspettava il Silver Dragon, Drago dell’aria.

Sapevo che saresti riuscito a raggiungere GS e a salvarlo”.

Si ma adesso devo andare via”.

Dove vai?”.

Devo tornare nel mio mondo per mantenere una promessa”.

Peccato, un combattente come te ci avrebbe fatto comodo nella nostra causa”.

Non ho detto che abbandono la lotta” – Disse Sfregius – “Una volta riposta questa corazza nel luogo dove l’ho presa, tornerò per aiutare il mio amico GS”. Giumpe si svestì nuovamente della Silver Dragon e entrò nella caverna… dov’era finito Claudio?

 

Hatom e la signora delle bestie erano giunti sul luogo ove era caduto Pantera nera ma non trovarono altro che la sua Pantera.

Dov’è finito il cavaliere?”.

Sembra scomparso” – Disse La regina.

Che il tuo attacco l’abbia disintegrato?”.

In quell’attimo preciso Pantera nera sferrò un attacco micidiale contro Srluj! Dal suo nascondiglio indefinito lanciò i suoi pugnali della pantera, nuove armi in dotazione di Panther. Due delle quattro lame lanciate colpirono il bersaglio ed il Drago rimase ferito ad una spalla ed una gamba ma i suoi cinque fedeli alleati si lanciarono all’attacco, scoprendo chiaramente la posizione del nemico. Questa volta l’abile Pantera nera, maestro nell’arte del mimetismo e della fuga, non riuscì a nascondersi bene, perché era rimasto stordito dall’attacco esplosivo. I cinque guerrieri misteriosi gli furono addosso, pestandolo tutti insieme. L’unica cosa che Pantera nera poté fare, fu di chiudersi con le braccia a protezione della testa e raggomitolandosi, cercando di resistere.

I tuoi draghi dagli artigli d’acciaio sono davvero molto forti” – Commentò la perfida padrona dell’orsa guerriera.

Tutti sono forti quando si mettono in tanti contro uno”.

Chi è che parla?” – Entrambi i super generali cominciarono a guardarsi intorno per cercare di individuare la provenienza della voce, persino i cinque soldati di Serluj cessarono di sferrare i loro colpi. Calando da un albero, scese in mezzo a loro un uomo con due ali d’angelo.

Io sono l’Arcangelo. Un antico legame mi permette di seguire ed aiutare il mio amico Claudio. Voi altri, se non la smetterete di attaccarlo, farete una brutta fine!”. I due generali cominciarono a ridere di gusto ma quando videro il raggio celeste che investì l’Arcangelo, conferendogli nuovi poteri ed investendolo di una nuova lucente corazza, i versi di scherno gli morirono in gola!

L’armatura che indossava adesso l’Arcangelo, messaggero divino, era molto potente, nata da una tecnologia superiore a quella dell’uomo e persino a quella del Grande MU, il miglior costruttore di corazze del mondo. L'armatura era provvista di ali d’acciaio sul dorso, rivestimenti per le ali vere del divino guerriero.

Non stupitevi, comuni mortali. La Luce ha costruito queste corazze affinché le sue schiere divine abbiano la vittoria nella grande battaglia finale contro le forze del nemico. Aggiungo anche che questa corazza è la più comune del mio reame celeste e che quindi, lì dove abito io assieme ai miei fratelli angelici questa armatura è già superata”.

Credi di impaurirci dicendo questo?”.

La maschera bianca che copriva il volto dell’Arcangelo si ritirò, mostrando loro nuovamente il volto angelico della creatura della Luce. “Mettetemi alla prova se volete, esseri senza fede”.

I cinque draghi dagli artigli d’acciaio si lanciarono contro l’Arcangelo ma questo spiccò il volo e passò sopra le loro teste prima di atterrare nuovamente. Appena posò i piedi sul terriccio, due draghi gli lanciarono contro gli artigli incatenanti, bloccandogli le braccia, mentre gli altri armarono i loro artigli d’acciaio e lo attaccarono. Gli spuntoni d’acciaio strisciarono la corazza ma non riuscirono a penetrarla e una volta stufo, Arcangelo spezzò le due catene e prese a pugni i tre draghi che lo avevano attaccato.

Caduti sotto una sferzata di colpi i primi tre draghi, gli altri due cominciarono ad arretrare, padroneggiati dal loro istinto primordiale di sopravvivenza. I Draghi infatti, dagli albori dei tempi, combattevano solo quando erano in superiorità numerica rispetto ai loro nemici. Questa legge veniva chiamata “La legge del branco”.

Maledetti vigliacchi, non arretrate!” – Sareluj molto tempo prima era stato un valoroso Drago, appartenente ad una casta locale chiamata La banda dei nove Draghi e dei nove lui era quello più coraggioso. Si batteva anche da solo… ma solo quando c’erano i suoi amici riusciva a vincere. Nei duelli solitari, infatti, aveva quasi sempre la peggio.

Voi Draghi siete sempre stati dei codardi” – Lo accusò Arcangelo – “Se vuoi, e ne hai il coraggio, attaccami tu stesso!”. L’Arcangelo sguainò la sua spada laser e attese pazientemente che il Drago liberasse la sua arma dal fodero. Serluj si affidò alla lancia del Drago, arma nella quale era specializzato. Ritirando i letali artigli, Serluj si lanciò in duello con la sua letale arma ma l’Arcangelo parò tutti i colpi per mezzo del suo potentissimo scudo da battaglia e alla fine, con un fendente micidiale, spezzò l’arma nemica in due. Serluj prese le dovute distanze, rimuginando sulla lancia spezzata. Il suo avversario non sembrava affatto un guerriero ma il suo modo semplice di combattere aveva sopraffatto anche la sua abilità superiore.

Ne hai abbastanza Drago irruento? “.

Lascialo a me” – Disse la perfida Hann, cavalcando la sua orsa da battaglia.

Ragazza, tu potresti essere una donna perfetta e felice se solo accettassi il bene che è in te”.

Taci! Io seguo l’avanzata di Cloris!”.

Dovresti darle dei buoni consigli, invece” – Le disse L’Arcangelo – “Tu sei più grande di lei e non le hai consigliato di smettere questa inutile guerra”.

Hann rimase senza parole. Come faceva quello strano smilzo a sapere quelle cose? Che conoscesse dunque la vera identità di colei che muoveva segretamente i fili di Cloris?

Cosa credete di ottenere usando la forza con la povera gente di questo quartiere? Solo con l’amore ed il rispetto gli altri potranno davvero apprezzarvi”. Quelle dell’Arcangelo erano parole toccanti ma il cuore di Hann era ricolmo d’odio e la barriera di rabbia e rancore che lo ricoprivano non permisero a quelle frasi di raggiungerne il centro. Sul suo volto si dipinse l’immagine stessa dell’ira.

Stai cercando di ingannarmi!” – La sua voce era come il ruggito di un leone – “Solo sottomettendo gli altri, riuscirò a farmi apprezzare!”.

Tu confondi la stima con la paura… non è certo impaurendo gli altri che conquisterai la loro stima”. Han era stufa delle prediche di Arcangelo e lo attaccò. Fu un attacco terribile, durante il quale l’Arcangelo venne percosso da numerosissimi pugni e calci, ma quando Han meno se lo aspettava, un fendente micidiale le aprì uno squarcio nella schiena.

Gettando un urlo disumano, la terribile donna cadde in terra ma subito la sua orsa da battaglia le si parò davanti per proteggerla. Sul terreno si formò una pozza scura di sangue e Han gemeva per il dolore. Pantera nera, ripresosi dall’assalto di poco prima, fissava i suoi nemici con rinnovato vigore.

State abusando della bontà dell’Arcangelo, perché lui è mosso da una volontà superiore, che nessun uomo o mostro o demone può comprendere! I vostri colpi mi hanno quasi ucciso. Io ammetto i miei limiti e non sono molto forte ma per quel poco che posso fare…”.

Adesso io ed i mie Draghi dagli artigli d’acciaio vi sconfiggeremo entrambi!” – Esclamò Serluj ma l’arrivo di Giumpe lo costrinse a rivedere i suoi piani. Da solo infatti non avrebbe potuto contrastare tre eroi. In quell’istante il cielo plumbeo si squarciò ed una luce rossa annunciò il potere di Cloris. Una voce sinistra ordinò ai due generali supremi di ritirarsi:

Potenti Generali supremi tornate indietro. Avete fatto già molto. Sarà la demonessa a terminare ciò che avete incominciato. Essa, assieme alle sue creature, ha abbandonato la città e sta marciando verso il monte per sconfiggere quello che resta della resistenza”.

Un raggio di luce oscura proiettò i due generali ed i due Draghi rimasti nel regno di Cloris.

In quel momento anche GS raggiunse il gruppo di eroi. Era visibilmente scosso dalla terribile prova alla quale era stato sottoposto ma era contento di vedere lì riuniti tutti i suoi amici più cari. “Ragazzi non so come abbiate fatto a guarirmi ma ne sono molto contento. Potrò ancora lottare al vostro fianco e questo mi libera dal peso dei dolori che fin’ora mi hanno afflitto. Allora Giumpe, toltosi l’elmo del Silver Dragon, gli sorrise e disse: “Non è merito nostro se sei riuscito a rimetterti in piedi, ma del tuo amico spadaccino”.

Già, proprio così” – Rspose Claudio, togliendosi l’elmo della Pantera e raggiungendo il robot che si muoveva a fatica – “Sfegius ti ha guarito entrando in possesso di una mistica spada ed una corazza potentissima, avvolta dalla legenda”.

E’ stato il Grande MU a reclutarlo. Anche lui faceva parte delle pedine della vostra squadra” – Aggiunse l’Arcangelo – “Il nostro contributo alla lotta è finito… anche se lui lo ritroverete in futuro. Siate uniti come i tre anelli di una stessa catena circolare”.

Lo saremo” – Risposero i tre guerrieri.

L’Arcangelo fissò le nubi oscure che preannunciavano l’arrivo della Demonessa e delle sue orde guerriere e disse ai due amici: “Adesso andate via. Dovrete cercare un grande guerriero che vive come la più umile delle persone. Di lui vi dico che è stato vostro amico quando eravate fanciulli e che non vi ha mai traditi. Nonostante l’oscurità lo avvolgesse ogni giorno, lui ha resistito e crescendo ha mantenuto intatti i suoi ideali.

Adesso egli vive in una modesta casetta all’inizio del centro città. Raggiungete il centro e chiedete di Pascal. Quando lo rivedrete capirete di averlo già conosciuto”.

Nessuno dei tre ricordava chi fosse Pascal ma seguirono il consiglio dell’Arcangelo, mentre fissavano quelle strane creature volanti che si avvicinavano. Erano quattro in tutto e dietro di loro stava giungendo una strana creatura che di certo era la demonessa.

La loro battaglia contro Cloris non era ancora giunta alla fine.


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