Il Tribunale della Mente, quello con i peggiori giudici

17.09.2014 19:07

Alcuni autori lo definiscono così: il tribunale della mente. E' dentro di noi e ci giudica continuamente, per ogni cosa che facciamo.

Ogni giorno una parte di noi ci giudica per quello che facciamo o che abbiamo fatto, è frutto della nostra vita, del'educazione che abbiamo ricevuto, dei nostri genitori, dei maestri e di tutti coloro che hanno cercato di darci degli insegnamenti soprattutto durante la nostra infanzia. E' quella parte di noi che spesso mette in discussione le nostre azioni.

A volte il tribunale ci giudica per degli eventi veramente molto semplici ma che per noi sono di un'importanza vitale. I giudici possono essere severi, imparziali... persino spietati delle volte e doverci fare i conti non è sempre facile. Il tribunale si trova in un luogo molto profondo, nel quale non abbiamo difese. I giudici sanno tutto di noi, a loro non possiamo mentire.

Delle persone comuni che incontriamo tutti i giorni possiamo anche fregarcene (o fingere che non ce ne freghi nulla) ma non possiamo ingannare i giudici, davanti a loro siamo nudi. Ci giudicano continuamente ed il loro giudizio spesso fa male. Sono soprattutto quelli più sensibili a risentire delle voci dei giudici, mentre i cinici non se ne fregano di nulla ma non crediate che non facciano i conti ogni giorno con i propri giudici. Nessuno sfugge ai propri giudici.

Provate a immaginarvi il vostro  tribunale della mente, di certo un luogo imperioso, presenziato da forti personalità.

Io ho immaginato il mio e, come sempre, sarà GS ad ed entrarvi.

L'avventura condivisa nella libreria appartiene al secondo volume del sottociclo "Rinnegante" dal tio: Sotto Processo

 


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